Questa indiscrezione affonda Wall Street in avvio e trascina al ribasso le Borse europee intimorite anche dall’inflazione
L’inizio di settimana delle Borse europee è stato molto difficile. I timori per una fiammata inflattiva che potrebbe pesare sulla crescita economica allarmano nuovamente gli investitori professionali.
Un’analisi diffusa degli analisti di Goldman Sachs impiomba la Borsa americana e fa traballare i mercati del Vecchio Continente. Questa indiscrezione affonda Wall Street in avvio e trascina al ribasso le Borse europee intimorite anche dall’inflazione, che chiudono in forte calo.
L’inflazione e il rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti ed in Europa, sono gli spettri che tornano ad agitare il sonno degli operatori. Dopo le ultime due sedute negative della prima settimana dell’anno, anche la seconda si apre con un calo per i principali mercati azionari europei.
Un’ipotesi degli analisti di Goldman Sachs ha condizionato pesantemente la seduta di oggi. Secondo uno studio della banca d’affari americana, i rialzi dei tassi d’interesse in USA quest’anno potrebbero essere quattro.
Questa indiscrezione affonda Wall Street in avvio e trascina al ribasso le Borse europee intimorite anche dall’inflazione
Fino ad oggi gli operatori professionali erano convinti che la FED avrebbe rialzato i tassi d’interesse 3 volte quest’anno. L’indiscrezione che invece i ritocchi possano essere 4 ha messo in allarme gli investitori. Essi temono che il rialzo dell’inflazione negli Stati Uniti possa essere maggiore di quella ipotizzata fino a qualche giorno fa.
Questa incertezza ha spinto le vendite in Europa e provocato un avvio pesante della Borsa USA. Alla fine della seduta l’indice Euro Stoxx 50 ha perduto l’1,5%. La Borsa tedesca è scesa dell’1,1%, quella francese dell’1,4% ma quella di Londra ha limitato le perdite ad un mezzo punto percentuale.
Al momento della chiusura dei mercati in Europa gli indici di Wall Street accusavano pesanti ribassi. Sia il Dow Jones che l’S&P 500 perdevano oltre il punto percentuale ma il Nasdaq era in discesa di oltre il 2.5%.
La Borsa italiana è riuscita a limitare parzialmente i danni. Piazza Afari ha chiuso con un ribasso dello 0,9% ed il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha chiuso a 27.353 punti. Tra i titoli a maggiore capitalizzazione si sono difese le banche che hanno chiuso in terreno positivo nonostante la difficile giornata. Spicca Leonardo grazie al rialzo dell’1,8%. Gli operatori hanno spinto sugli acquisti del titolo grazie ad una notizia che riguarda l’azienda.
Il Governo investirà 2 miliardi per Tempest, il progetto del nuovo cacciabombardiere lanciato nel 2018 da Italia, Regno Unito e Svezia.
Nexi, STM, Diasorin e Amplifon, con cali superiori al 4%, hanno zavorrato l’indice maggiore della Borsa italiana.
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